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È possibile sconnettere uno stato da internet?

La recente notizia sulla “sconnessione” da internet della Russia mi ha portato a domandarmi: “Ma è davvero possibile? E come?”. Partiamo dalle basi, anzi dalla base di tutto: il TCP/IP.

Tutto nacque nel 1973

Il 1973 è un anno importante non solo per la musica (pubblicati The dark side of the moon dei Pink Floyd, Goodbye Yellow Brick Road di Elton John, Quadrophenia degli Who e pure uscì il primo album dei Queen), ma anche perché gli americani si ritirano dal Vietnam, in Cile arriva avviene il colpo di stato del generale Augusto Pinochet ai danni di Salvador Allende, a Wembley la nazionale di calcio italiana batte per la prima volta l’Inghilterra con un gol di Fabio Capello. Tra tutte queste cose, Vint Cerf e Robert Kahn presentano in un meeting dell’International Networking Working Group, svoltosi all’Università del Sussex in Inghilterra, la prima versione del protocollo TCP/IP che permetterà ad internet di prendere vita, identificando ogni device connesso e gestendo lo scambio di dati. Che stia mandando una mail o guardando in streaming un video, scaricando un podcast, leggendo un post Facebook, sto scambiando dati che TCP/IP si assicura arrivino a destinazione correttamente.

Se il dato vuole arrivare, un indirizzo deve avere!

E quest’indirizzo da avere è l’IP, ossia Internet Protocol, costituito da una serie univoca di numeri e lettere assegnata a ogni dispositivo connesso a una rete di computer, come Internet. Quest'etichetta identifica e differenzia i miliardi di dispositivi che utilizzano Internet, tra cui computer, telefoni cellulari, stampanti e un numero sempre crescente di cosiddetti dispositivi Internet delle cose (IoT), come sistemi di sorveglianza domestici, frigoriferi, altoparlanti intelligenti e via dicendo.

Insomma, è un po’ come associare un indirizzo reale di un’abitazione al comune di cui fa parte, e da lì alla Provincia, alla Regione, allo Stato e all’Europa.

(N.d.R. Il T.C.P. - Transmission Control Protocol - gestisce l’organizzazione dei dati e della loro trasmissione. I dati vengono spezzettati in pacchetti più piccoli e poi ricomposti nel momento in cui arrivano al computer a cui sono destinati. L’I.P. - Internet Protocol - consente a ogni computer di essere identificato da un numero e di stabilire con esattezza qual è il dispositivo elettronico collegato alla Rete, fornendo l’indirizzo di destinazione dei dati).

Indirizzi pubblici e privati

Per potersi collegare a Internet, il computer con indirizzo privato (non riconosciuto dalla rete) deve necessariamente inviare una richiesta al gateway (il più conosciuto è il router, il nostro ponte verso la rete), il quale traduce l’indirizzo IP privato in un indirizzo IP pubblico, attraverso un meccanismo chiamato Network Address Traslation (NAT). Gli indirizzi privati dei computer collegati a una LAN (Local Area Network, ossia la rete fra computer, come quella fra PC di un ufficio o di una casa), non sono assegnati da nessun organismo specifico, e chiunque li potrebbe concettualmente usare senza approvazione della rete. La tecnologia LAN senza fili (WLAN) costituisce un argomento alquanto controverso. Le organizzazioni che hanno già distribuito reti LAN senza fili sono preoccupate del grado di protezione offerto da queste soluzioni, mentre quelle che non le hanno ancora distribuite temono di perdere un'occasione vantaggiosa in termini di produttività degli utenti e costi di proprietà ridotti. Il dubbio che una LAN senza fili non sia una soluzione ideale per l'ambito aziendale in termini di protezione è ancora molto diffuso.

Volete sapere quale è l’indirizzo pubblico con cui siete identificati ora mentre state leggendo questo post? Aprite il browser e digitate nella barra di ricerca: WHAT IS MY IP?

Dove è andato a finire l’indirizzo IP?

Oggi i siti web sono identificati da un “nome” e non da un indirizzo IP, giacché è quasi impossibile da ricordare a memoria. Tim Berners-Lee ha ideato gli URL (Uniform Resource Locator) - per esempio www.attividigitali.com. In particolare, il 6 agosto 1991 Berners-Lee pubblicò il primo sito web al mondo, presso il CERN. Volete vedere com'era? Eccolo qui: info.cern.ch

Se il TCP/IP ha permesso la nascita di Internet, l’URL ha dato vita al web (non sono la stessa cosa). Possiamo pensare all’URL come ad un’etichetta "appiccicata" su ogni indirizzo IP disponibile, in modo che possa essere raggiunto con maggior facilità. Nel momento in cui si digita un URL nella barra degli indirizzi del browser entrano in gioco dei particolari software sparpagliati dappertutto in internet e chiamati DNS (Domain Name System). Sono una sorta di elenco telefonico e vengono interrogati per conoscere l’indirizzo IP a cui corrisponde l’URL e permettere alla nostra richiesta di arrivare al server corretto. È così che possiamo navigare nel web.

Per ricapitolare, noi accediamo alle risorse del web su internet grazie ad un accesso, tramite un Internet Service Provider (e cioè a quelle aziende che forniscono l’accesso fisico alla rete), un indirizzo IP pubblico cui siamo associati e al prezioso lavoro dei DNS.

Ma quindi… è possibile sconnettere un intero paese da internet?

Disconnettere dall’interno Un governo può ordinare agli Internet Service Provider di rallentare o limitare l'accesso a internet o addirittura di bloccarlo. È già successo molte volte nel 2021, come si può vedere nell'immagine di copertina di quest'articolo. Potete vederne l’analisi completa qui: aljazeera.com o guardare un breve video del Wall Street Journal.

Disconnettere dall’esterno Provocare dall’esterno l'arresto di internet in un Paese è un'impresa non impossibile in teoria, ma molto difficile da realizzare nei fatti. Esempio concreto: la Russia potrebbe provare a lanciare dei cyberattacchi contro un Interner Service Provider ucraino cercando di danneggiare i router periferici che collegano la rete nazionale alla rete globale. Ma un conto è mettere fuori uso un server o un sito o anche l’infrastruttura di un ISP, e un altro è mettere fuori uso l'infrastruttura di un paese. L’Ucraina è fortemente interconnessa alla rete internet europea e operano centinaia di internet Service Provider sul suo territorio. Per fortuna, è un pericolo in potenza difficilmente attuabile in realtà.

Gianluca Mazza

articolo pubblicato il 2022-04-05 15:11:11

È possibile sconnettere uno stato da internet?